itFestival èStoria | 20 > 26 mag 2024 | Gorizia | info@estoria.it
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Informazioni

Date24 lug > 2 ago 2020
TemaControvirus
LocationOnline

È pronta a partire dal 24 luglio Controvirus, l’edizione 2020 del Festival internazionale della Storia, curata dall’associazione culturale èStoria. Si tratta di oltre quaranta incontri di approfondimento mirati a esplorare l’impatto delle pandemie sull’uomo dall’antichità a oggi, attraverso gli interventi dei massimi esperti mondiali di storia della medicina, storia economica, demografia, letteratura e storia dell’arte, con il consueto
approccio multidisciplinare del Festival. Ne deriverà un corpus storiografico di completezza unica tra le fonti a disposizione del grande pubblico, un percorso rigoroso e appassionante come da tradizione di èStoria, per ricordare la centralità della cultura come strumento di riflessione critica anche rispetto ai problemi odierni.
Un programma quotidiano proporrà gli appuntamenti giorno dopo giorno sul canale youtube di èStoria.

Videogallery

Coronavirus: quale storia?

Conversano Paolo Mieli, giornalista e storico
Adriano Ossola, Presidente Associazione Culturale èStoria

Il fatto più inatteso e sconvolgente del nostro tempo è, ad oggi, la pandemia COVID-19, che ancora non ha cessato di percorrere il mondo, e i cui effetti in ambito medico, scientifico, sociale ed economico sembrano paurosamente ancora da valutare. Anche l’impatto culturale merita considerazioni attente: ecco dunque una conversazione che offre una lettura del coronavirus come fatto storico, elemento di rottura da interpretare anche in chiave storiografica.

Storia delle epidemie e dei contagi

Interviene Giorgio Cosmacini, storico della medicina e della sanità

Nel corso dei secoli si sono susseguite ondate di malattie a larga diffusione, connotate da elevata contagiosità,
alta morbilità e mortalità rilevante. La panoramica esplora due millenni di storia alla ricerca dei mutamenti concettuali e pragmatici dell’impatto epidemico, trattando in particolare i casi della peste antonina (II secolo d.C.), della peste nera, della peste nel 1629 (detta manzoniana o borromaica) e dell’influenza spagnola. 

Epidemie e cultura classica: dall’Iliade a Lucrezio

Conversano Giulio Guidorizzi, grecista e traduttore
Alessio Sokol, docente di greco e latino

La prima attestazione letteraria di un’epidemia è nell’Iliade, con i dardi pestilenziali di Apollo che
colpiscono il campo acheo. Prende così avvio questa riflessione su come la cultura greca affrontò l’argomento
attraverso il mito, la filosofia, la letteratura e la storiografia, trasmettendo poi alla civiltà romana quanto
elaborato.

430 a.C.: Atene e la peste di Tucidide

Intervengono Luciano Canfora, storico del mondo antico e filologo, Francesco Maria Galassi, medico e paleopatologo
Coordina Marco Bergamasco, docente di italiano e latino

La guerra del Peloponneso mette fine all’Atene di Pericle, provata non solo dal conflitto ma da un’epidemia
che per la prima volta viene raccontata da uno storico, Tucidide, che ne fu anche vittima.
Un intreccio tra storiografia, paleopatologia e storia della medicina per collocare l’episodio e comprenderne
il significato e la valenza di primo paradigma storicoletterario di una pestilenza, capostipite di una serie di
illustri testimonianze.

Roma, Galeno e la peste antonina (165-180 d.C.)

Intervengono Arnaldo Marcone, storico di Roma antica, Jerry Toner, storico dell’antichità
Coordina Alessio Sokol, docente di greco e latino

Il medico più famoso dell’età romana, Galeno, dalla città di Aquileia fu testimone di un’ondata epidemica che si
abbatté sull’impero tra 165 e 180 d.C., contrassegnando l’età antonina. A partire dalle fonti storiche, un percorso
per indagare le caratteristiche di questa emergenza sanitaria dell’antichità e comprenderne i rilevanti effetti
politici, economici, sociali e culturali.

541 d.C.: Costantinopoli e la peste di Giustiniano

Conversano Peter Heather, storico della tarda antichità e dell’alto medioevo, Matteo Sacchi, giornalista e saggista

La prima epidemia certa di peste bubbonica, con il famigerato batterio detto Yrsinia pestis, giunse nel mondo mediterraneo durante l’impero di Giustiniano, flagellando con violenza Costantinopoli, la nuova Roma bizantina. Il restauratore dell’impero, proprio nel mezzo della guerra gotica per la riconquista dell’Italia, si trovò a misurarsi con un altro fronte, ben più insidioso e gravido di conseguenze future.

Il senso della morte nel Medioevo

Conversano Alessandro Barbero, storico, Andrea Zannini, storico dell’età moderna

Il modo che individui e società scelgono per porsi di fronte alla morte subisce un’essenziale condizionamento in base al contesto storico di riferimento. Il dialogo pone in luce alcune peculiarità del rapporto con la morte nei secoli medievali, dalle morti eroiche di cavalieri e santi alle liturgie e pratiche di sepoltura, tra necessità
materiali e tensioni spirituali.

Il Trecento e la Peste Nera

Intervengono Franco Cardini, storico, Barbara Frale, storica dell’età medievale
Interviene e coordinaMatteo Sacchi, giornalista e saggista

L’epidemia per eccellenza nell’immaginario culturale occidentale è la peste nera, la terribile ondata di peste
bubbonica che colpì l’Europa tardo medievale mutandone drasticamente il volto. Ecco dunque il racconto di queste pagine tragiche di storia medievale, tra testimonianze illustri e considerazioni della storiografia.

La peste e i suoi ritorni

Interviene Fabio Cavalli, storico della medicina

Yersinia pestis: il batterio all’origine della grande paura dell’umanità, fonte di terrore dalla Cina all’Occidente. La
lezione segue le ondate pandemiche della peste dal tempo di Giustiniano al Seicento, in “una serie di sfortunati eventi” ripercorsi alla luce della storia della medicina attraverso una ricostruzione puntuale e un’analisi precisa.

Le danze macabre

Intervengono Enrica Cozzi, storica dell’arte, Chiara Frugoni, storica dell’arte

Il tema delle danze macabre e della morte nell’arte nel basso medioevo viene trattato attraverso una ricostruzione dei celebri affreschi di Clusone e Hrastovlje, in una panoramica che include anche altre meno note testimonianze ricche di spunti interpretativi.

Gli ebrei come capro espiatorio della peste

Conversano Anna Foa, storica dell’età moderna e dell’ebraismo, Chiara Fragiacomo, docente di storia e filosofia

La furia devastatrice della peste trecentesca si accompagnò anche allo scatenarsi di un’ondata di massacri diretta contro le comunità ebraiche, in un’escalation di fanatismo e crudeltà. La conversazione porrà in risalto le caratteristiche più salienti di questa persecuzione anti-ebraica, nei suoi aspetti tragici e con alcune dinamiche destinate a riproporsi nei secoli successivi.

La scoperta del Nuovo Mondo e la distruzione degli indios

Conversano Massimo Livi Bacci, demografo, Andrea Zannini, storico dell’età moderna

La scoperta del continente americano e i primi arrivi di europei oltre l’oceano ebbero come effetto anche la
diffusione di malattie infettive in precedenza assenti tra i nativi americani. I popoli indigeni si ritrovarono del
tutto esposti a un contagio letale che giocò un ruolo tragico nel loro destino, contribuendo (insieme all’azione degli europei) a cancellarli quasi per intero dalla storia dell’umanità. 

Manzoni e la peste del Seicento

Intervengono Pierantonio Frare, italianista, Angelo Stella, storico della lingua italiana,
presidente del Consiglio direttivo del Centro Nazionale di Studi Manzoniani
Interviene e coordina Armando Torno, giornalista, saggista e conduttore radiofonico

Le pagine dedicate da Manzoni alla peste milanese del Seicento sono tra i più brillanti risultati dell’autore nel
coniugare sensibilità storica e rappresentazione letteraria. La conversazione, ambientata proprio nella dimora di Alessandro Manzoni, rilegge anche alla luce dell’attualità il significato di celebri passi dei Promessi Sposi e della Storia della colonna infame.

Firenze e la peste del Seicento

Conversano John Henderson, storico del rinascimento e della medicina, Roberto Roveda, giornalista e storico dell’età medievale

Firenze come emblema delle città italiane all’indomani del Rinascimento è l’oggetto di questa narrazione,
dedicata alla città messa alla prova dalla peste secentesca. La ricostruzione prende in esame elementi di interesse storico e culturali come processioni religiose e strategie famigliari di sopravvivenza, politiche sanitarie e tecniche dei medici, in un ritratto affascinante anche al di là della catastrofe sanitaria.

La peste nell’Adriatico, da Venezia alla Bosnia

Intervengono Egidio Ivetic, storico dell’età moderna, Federico Moro, storico militare
Coordina Paolo Medeossi, giornalista

Dopo il Trecento, la peste bubbonica conosce esplosioni periodiche anche nell’area adriatico-balcanica. Una
panoramica per scoprire le tappe essenziali del contrasto alla pestilenza, partendo dalla Serenissima e dalle
strategie adottate a Venezia, in Istria e Dalmazia, fino a toccare il peculiare caso della Bosnia, lembo occidentale
dell’impero ottomano.

La peste a Gorizia

Conversano Martina Del Piccolo, saggista e ricercatrice, Paolo Medeossi, giornalista

Data al 1682 l’epidemia di peste che colpì Gorizia lasciandone traccia nella memoria storica e in particolare
nell’opera di Giovanni Maria Marusig, come nella Cronaca dei notai Ragogna e nelle cronache delle suore
orsoline. Il dialogo racconta non solo i tratti principali dell’epidemia, ma svela anche l’affascinante personalità
di Marusig, emblema a suo modo della Gorizia secentesca.

Gli eserciti di Napoleone e le epidemie

Intervengono Luigi Mascilli Migliorini, storico dell’età moderna, Frank M. Snowden, storico dell’età contemporanea e della medicina
Interviene e coordina Marco Cimmino, storico militare e docente

Avvicinandosi alla storia militare, tra le prime scoperte vi è il fatto che per lungo tempo i principali nemici di tutti gli eserciti non furono le truppe avversarie bensì le pestilenze che seguivano i soldati nei loro spostamenti
con esiti letali e spesso determinanti. La conversazione tratta il caso simbolo degli eserciti napoleonici, esaminando in particolare due circostanze simili e allo stesso tempo opposte, quali le campagne di Haiti e di
Russia, veri e propri casi di studio per esaminare il legame tra storia militare ed epidemie.

Storia del colera

Christopher Hamlin, storico della scienza, della medicina e della tecnologia, Eugenia Tognotti, storica delle medicina e della scienza
Coordina Valerio Marchi, docente di storia e filosofia, storico

Il colera sembra un terrore ormai tramontato per l’Europa, dopo la serie di focolai esplosi con particolare
violenza nel corso del XIX secolo. Nonostante il contrasto avviato grazie all’impegno della scienza, questa malattia non è però scomparsa in altre aree del mondo: ecco quindi una ricostruzione della storia globale del colera con una particolare attenzione per le specificità italiane.

Storia della malaria

Frank M. Snowden, storico dell’età contemporanea e della medicina, Andrea Zannini, storico dell’età moderna

La lotta contro la malaria ha fortemente impegnato politiche e operatori sanitari nelle più diverse aree del mondo, Italia inclusa. Il dialogo segue le tappe della lotta globale alla malaria e riflette sui risultati raggiunti e sulle insidiose sfide ancora irrisolte.

Storia della tubercolosi

Helen Bynum, storica della scienza e della medicina, Carolyn Day, storica dell’età moderna e della medicina Valerio Marchi, docente di storia e filosofia, storico

Già nota come consunzione, la tubercolosi fu una malattia particolarmente celebre nel corso dell’Ottocento per la sua feroce capacità di mietere vittime negli ambiti sociali più diversi. Nel video vengono evidenziati sia gli aspetti inerenti la storia della medicina che quelli più propriamente vicini alla storia dei costumi, evidenziando gli insospettati legami tra tubercolosi, moda ed estetica ottocentesca.

Il vaiolo, Edward Jenner e la scoperta della vaccinazione

Helen Bynum, storica della scienza e della medicina, Carolyn Day, storica dell’età moderna e della medicina Valerio Marchi, docente di storia e filosofia, storico

Scienza e medicina raggiungono con la scoperta della vaccinazione una tappa essenziale per la salute collettiva e individuale dell’umanità. La lezione segue le tracce di Edward Jenner (1749-1823) nei suoi studi sul vaiolo fino all’invenzione del primo vaccino e alla nascita dell’immunologia.

Le politiche di vaccinazione, dalla speranza alla critica

Interviene Bernice Hausman, autrice di “Anti/Vax:Reframing the Vaccination Controversy”

Mentre il mondo si trova in ansiosa attesa di un vaccino contro il Covid 19, ecco l’occasione per un’analisi che si occupa delle politiche sanitarie del Novecento proprio in relazione ai vaccini, esaminandone anche gli aspetti politici ed economici fino a mettere in luce anche gli aspetti che hanno originato critiche sempre più aspre. Il tempo del social network e della comunicazione vede la scienza messa alla prova da parte dell’opinione pubblica mondale, in una polemica piena di aspetti insidiosi.

L’India e l’ultima epidemia di peste

Conversano Frank M. Snowden, storico dell’età contemporanea e della medicina, Andrea Zannini, storico dell’età moderna

La terza pandemia di peste, scoppiata nel tardo Ottocento, è meno celebre in Europa rispetto alle precedenti (quella di Giustiniano e la Peste Nera), forse perché colpì con particolare forza l’oriente asiatico e in particolare Cina e India. Il caso indiano esaminato nel dialogo presenta numerosi aspetti d’interesse, tra i quali il ruolo cruciale del governo coloniale britannico nella gestione dell’emergenza sanitaria.

Storia dell’influenza spagnola

Intervengono Guido Alfani, storico dell’economia, Riccardo Chiaberge, giornalista e saggista
Interviene e coordina Roberto Roveda, giornalista e storico dell’età medievale

Proprio mentre la Prima guerra mondiale volgeva al termine, iniziava la diffusione dell’influenza spagnola
che avrebbe mietuto vittime in tutto il mondo, imprimendosi nella memoria collettiva del Novecento tanto da essere costantemente richiamata anche nell’esperienza odierna. La conversazione ripercorre l’impatto della spagnola attraverso le biografie di alcuni protagonisti che ne furono colpiti e ne analizza in particolare le notevoli conseguenze socio-economiche.

Storia della poliomielite

Interviene Gareth Williams, medico, storico della medicina

“Un terrore paralizzante”: questa la percezione della poliomielite nel Novecento, quando era una delle
malattie infantili più temute, in seguito alle ondate epidemiche che si susseguirono dopo il 1880 con un deciso aumento a partire dal 1910. Il contrasto alla malattia è ricostruito nella lezione, che evidenzia anche gli aspetti politici e internazionali delle strategie sanitarie adottate negli Stati Uniti e a livello globale.

Napoli e il colera

Interviene Luigi Mascilli Migliorini, storico dell’età moderna

Ancora nel 1973, un’epidemia di colera colpì il meridione d’Italia e in particolare Napoli. A un’ondata di paura seguì un’attenta operazione di profilassi con la vaccinazione di quasi un milione di napoletani, in
settimane che restarono impresse nella memoria collettiva e che per gli anni a seguire sembrarono
destinate a costituire l’ultima epidemia in Italia.

Storia dell’HIV

Conversano Adriana Ammassari, medico infettivologo, Cristiana Pulcinelli, giornalista e divulgatrice scientifica

Dopo una prima fase più nascosta, l’HIV dall’Africa arriva negli Stati Uniti e viene infine identificato nel 1981: è la grande paura degli anni Ottanta e Novanta. L’epidemia ebbe notevoli implicazioni non solo sanitarie ma anche sociali (vista la connessione con temi sessuali, personaggi in vista e comportamenti censurati dalla pubblica opinione). Ne nacque un’azione di contrasto complesso e articolata qui ricostruita nel suo sviluppo e nelle sfide ancora da risolvere.

Ebola, un altro caso di spillover

Conversano Roberto Roveda, giornalista e storico dell’età medievale, Roberto Volpi, statistico e saggista

Identificato nel 1976, il virus Ebola è il più noto esempio di spillover del Novecento. Contrassegnato da un alto tasso di mortalità dovuto alle febbri emorragiche da esso causate, ha dato origine a focolai epidemici in Africa e provocato oltre 10 milioni di morti. La scoperta e diffusione della malattia sono ripercorse alla luce delle politiche sanitarie globali adottate per fronteggiarla

2003: la Sars a Hong-Kong

Interviene Christine Loh, politica e attivista

L’eroico lavoro dei sanitari, le ricerche pionieristiche degli scienziati, le ambiguità comunicative della Cina e i primi resoconti globali: sono alcuni degli elementi della ricostruzione e testimonianza di Christine Loh, dedicata ai mesi cruciali attraversati da Hong-Kong sotto la minaccia della Sars, una lezione per molti versi attuale anche oggi.

Letteratura, arte e epidemie

Intervengono Melania Mazzucco, scrittrice, Emanuele Trevi, critico letterario e scrittore
Interviene e coordina Alessandro Mezzena Lona, giornalista e saggista

Una conversazione per riscoprire il significato di arte e letteratura, un intreccio che connette l’umanità a un panorama emotivo ed espressivo complesso ma prezioso ancor più in momenti sconvolgenti come le epidemie.

Covid-19, la trappola di Tucidide?

Intervengono Kerry Brown, politologo, Edward Luttwak, analista e saggista
Coordina Guglielmo Cevolin, professore di diritto pubblico e presidente del Gruppo Studi Historia di Pordenone

Tra gli effetti della pandemia in campo geopolitico il più rilevante è forse l’acuirsi della tensione latente tra Cina e Stati Uniti di fronte all’opinione pubblica globale, in un susseguirsi di polemiche e controverse prese di posizione più o meno ufficiali. Una prospettiva sulla possibile evoluzione di questo serrato confronto tra rischi e opportunità.

Una nuova geopolitica?

Conversano Antonio Carioti, giornalista e saggista, Sergio Romano, giornalista, diplomatico e saggista

La diffusione globale della pandemia ha evidenziato numerosi nodi irrisolti delle relazioni internazionali,
alcuni più noti e altri quasi insospettabili: una panoramica sullo scenario geopolitico globale alla luce dei cambiamenti in atto in questi mesi decisivi.

Oriente e Occidente

Conversano Adriano Ossola, Presidente Associazione Culturale èStoria, Federico Rampini, giornalista e saggista

Un viaggio nella storia indispensabile per capire l’oggi con tutte le sue contraddizioni e per interpretare le diverse risposte di fronte all’emergenza coronavirus. È dai tempi di Alessandro Magno che l’incontro-scontro fra Est e Ovest ispira la nostra visione del mondo. Ora che la pandemia ci ha colpiti entrambi, resta da scoprire chi si risolleverà per primo, quale modello risulterà vincitore.

La crisi del ’29 e gli anni Trenta

Interviene Tiziano Bonazzi, storico degli Stati Uniti d’America

Il paradigma economico e sociale del decennio seguito alla grande crisi del 1929 è oggetto di riflessione per individuare dinamiche costanti e particolarità specifiche utili per comprendere le connessioni tra i grandi cambiamenti economici e quelli in campo sociale e politico.

Spillover

Conversano David Quammen, divulgatore scientifico, scrittore e giornalista, Andrea Zannini, storico dell’età moderna

David Quammen in Spillover ha ripercorso le orme dei cacciatori di virus nelle grotte della Malesia sulle cui pareti vivono migliaia di pipistrelli, o nel folto della foresta pluviale del Congo, alla ricerca di rarissimi, e apparentemente inoffensivi, gorilla. Ciascuno di quegli animali, come i maiali, le zanzare o gli scimpanzé, può essere il vettore della prossima pandemia come già accaduto con il Covid-19: anche per questo è necessaria una maggior consapevolezza dei legami tra tutela dell’ambiente e salute globale.

Armi, acciaio e pandemie

Jared Diamond, biologo, antropologo e geografo, Andrea Zannini, storico dell’età moderna

Nel 1997 il saggio Armi, acciaio e malattie valse a Jared Diamond il premio Pulitzer per la saggistica. Attingendo ad archeologia, antropologia, biologia molecolare, ecologia, epidemiologia, genetica, linguistica e scienze sociali lo studioso ha trasposto sul piano della divulgazione i risultati di una feconda ricerca multidisciplinare, un metodo che permette anche oggi di offrire una riflessione di ampio respiro per il mondo alle prese con il Coronavirus.

La peste nuova

Conversano Fulvio Abbate, scrittore, Alessandro Mezzena Lona, giornalista e saggista

Lo scrittore Guido Battaglia è un inventore di storie, meglio, di barzellette. In crisi dopo la partenza della
collega Valeria, vive smarrito in un’imprecisata città su cui imperversa un bacillo sconosciuto, dando intanto corpo a ricordi e fantasmi. Un romanzo sul senso dell’intellettuale, e soprattutto del suo pensiero, di fronte al nodo del rapporto tra il mondo e le sue aspettative: i suoi valori, i suoi limiti, i suoi desideri, il suo profondo.

Trio. Storia di due amiche, un uomo e la peste a Messina

Conversano Dacia Maraini, scrittrice, Marina Silvestri, giornalista e saggista

Il ritorno di Dacia Maraini alla narrazione storica dopo La lunga vita di Marianna Ucrìa è un romanzo intenso e delicato, pervaso dai colori e dagli odori della sua Sicilia, che attraverso il filtro di un passato mai così vicino parla di ognuno di noi, e di cosa può salvarci quando fuori tutto crolla. Sicilia, 1743. Mentre un’epidemia di peste sta decimando la popolazione di Messina, Agata e Annuzza, amiche di sempre coltivano a distanza il loro rapporto in punta di penna, perché la paura del contagio le ha allontanate dalla città ma non ha spento la voglia di far parte l’una della vita dell’altra.

Pandemie e disuguaglianza: le lezioni della storia

Interviene Guido Alfani, storico dell’economia

Il caso della peste (sia quella del Trecento che quella secentesca) come occasione d’indagine sul rapporto tra pandemie e disuguaglianza. La lezione si muove attraverso una disamina delle fonti economiche e istituzionali per comprendere come diverse dinamiche associati alle crisi sanitarie abbiano generato effetti di lunga durata a partire dal livellamento sociale o dalla crescente disparità.

Epidemie. I perché di una minaccia globale

Conversano Fabio Pagan, giornalista scientifico, Giovanni Rezza, medico infettivologo, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute

Ben lungi dall’essere sconfitte, le malattie infettive rinnovano la loro sfida all’umanità. Altri virus emergono, mentre i vecchi germi espandono la loro area di azione, conquistando nuove popolazioni e località geografiche precedentemente indenni. È quindi indispensabile comprendere a fondo in che modo agenti infettivi come i coronavirus, gli arbovirus o i virus influenzali siano in grado di provocare eventi pandemici. Il dialogo traccia una storia delle epidemie, ne spiega le origini e le modalità di diffusione, descrivendo al contempo gli interventi per affrontarle.

Reagire alle crisi: il piano Marshall

Intervengono David Ellwood, storico degli Stati Uniti, Gian Antonio Stella, giornalista e saggista
Interviene e coordina Georg Meyr, storico delle relazioni internazionali

Il piano Marshall resta nell’immaginario collettivo come la più grande operazione di reazione economica a una catastrofe. I danni della Seconda guerra mondiale rischiavano di rendere l’Europa occidentale una serie di Paesi in crisi continua, sul piano politico, economico e sociale: la lungimiranza americana, pur con ovvi interessi anche di ordine geopolitico, seppe dar vita a una soluzione di impatto immediato che avrebbe segnato i decenni successivi.

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