“Giochiamo insieme?” Quante volte questa richiesta risuona nei contesti educativi e familiari? Spesso, l’adulto risponde con un sorriso indulgente, mentre in pochi istanti si affollano nella mente mille giustificazioni. Se riconosciamo che il gioco è “una cosa seria”, siamo disposti a metterci in gioco; altrimenti, lo releghiamo a un’attività infantile, sottraendoci con le più svariate motivazioni.
Eppure, il gioco rappresenta un’esperienza imprescindibile per lo sviluppo emotivo e cognitivo di bambini e bambine. È un’attività profondamente legata al piacere, capace di svelare saperi e competenze, di favorire la costruzione delle relazioni e di promuovere la capacità di pensiero. Giocare significa apprendere a negoziare, a mediare i conflitti, a costruire ponti generazionali, a esplorare nuovi scenari possibili attraverso l’immaginazione, rimescolando e trasformando le regole della realtà.
Restituire al gioco il suo pieno valore pedagogico e formativo è una responsabilità centrale per chiunque si occupi di infanzia ed educazione. Riconoscerne la funzione nella crescita individuale e nella costruzione di una Comunità Educante significa riscoprire il gioco come strumento di sviluppo, inclusione e pensiero critico.
La conferenza si rivolge principalmente a educatori e insegnanti di Nidi e scuole dell’infanzia, servizi integrativi, insegnanti di Scuola Primaria, genitori e interessati a vario titolo ai temi dell’educazione.
Ingresso con prenotazione obbligatoria.
Mercoledì 10 dicembre 2025 | H. 17.00